Musicista italiano. Visse a Roma, dove lavorò al servizio del cardinale
Mandruzzo (1572-78), di Luigi d'Este (1578-85), come direttore della sua
cappella musicale, degli Orsini e infine del cardinale Montalto. Dopo un breve
periodo in Polonia, presso il re Sigismondo III, tornò in Italia e fu
insignito del titolo di cantore della cappella papale. Celebrato per l'eleganza
e la raffinatezza dei suoi brani,
M. fu autore di numerosi madrigali
(423, raccolti in diversi libri), ai quali è essenzialmente ancora legata
la sua fama. Utilizzando il complesso sistema contrappuntistico cinquecentesco,
M. conferì alle proprie composizioni una scioltezza e una
vivacità che tuttavia non alterano il delicato equilibrio armonico. La
sua tecnica divenne presto modello di eleganza e di espressività,
costruita su sottili contrasti di tensioni emotive. Il suo stile fu imitato
dalle generazioni più giovani in Germania e Inghilterra e non
mancò di esercitare grande influenza su musicisti quali Monteverdi e
Gesualdo. Oltre alla produzione madrigalistica vanno ricordate anche le
villanelle e la musica sacra, quest'ultima quantitativamente più scarsa
(Coccaglio, Brescia 1553 circa - Roma 1599).